sabato 7 giugno 2014

Io non sono un dj.

Nel 2008, nel mio vecchio forum, scrivevo riflessioni, prima di aprire questo blog. Ieri sera, mentre avevo su un disco di Coyu , un mezzo cess...ehm...una ragazza mi viene a chiedere se avevo una tale canzone di Steve Aoki, ominide che guadagna un fottio di soldi in quantità inversamente proporzionale al suo talento artistico-djistico, esibendosi non tanto in selezione e mix, quanto in amene trovate quali :

1) Lanciare una torta in faccia al pubblico.
E la gente è strafelice!!!
Salire su un canotto, spesso rifilando remate sul cranio del pubblico.

Al che, non avendo, ovviamente, potuto soddisfare la richiesta della giovine, sia perché per princìpio non suonerei mai un disco di questo personaggio anche se lo avessi, sia perché non insozzerei mai le mie pen drive con alcunché prodotto da lui (ok, ammetto l'eccezione di A LIGHT THAT NEVER COMES, ma giusto perché è un "vs" coi Linkin Park), mi è sovvenuto alla mente un mio post storico, che tanto fece scalpore all'epoca, il 2008. Ve lo incollo.
Io non sono un dj.
A prescindere dal fatto che ho fatto molte più serate come vocalist e supporter, oggi come oggi, non mi considero un dj, parlando di questo termine con il significato che oggi gli si da.
Io non faccio serate come dj, nè come vocalist. Non faccio serate e basta. Quindi non sono un dj.
Io non propongo la musica che va più di moda, non seguo la scia prima dell'electro, ora della minimal. Quindi non sono un dj.
Io non taglio un disco ad un minuto e mezzo, perchè senò la gente si stufa. Questo fa di me un non-dj.
Io non mi gaso suonando un disco vecchio di 3 anni, non trovo che suonare la "vecchia musica di una volta" sia divertente. Anche per questo non faccio il dj.
Io non suono musica revival, che sia anni 70, anni 80, anni 90 o trash di qualunque genere. Questo conferma che non sono un dj.
Io due dischi, se li mixo, li metto a tempo. Senza contabattute, senza "aiuti" dai cdj, senza selezionare due dischi con bpm troppo distanti tra loro. E' l'esatto contrario di quello che fanno tutti i dj, quindi io non sono un dj.
Io cerco di proporre qualcosa di nuovo, se suono, non qualcosa che più vecchio è, meglio è. Non sono un dj.
Io non sono interessato ai consigli della gente che si incazza perchè non suono quello che si aspettano. Non sono un dj ma nemmeno un juke box.
Io non rompo i coglioni a gestori, organizzatori, pr, supplicando per suonare, scendendo a compromessi su soldi, sulla prestazione e sulla mia disponibilità a portare l'impianto (che non ho). Perciò non sono considerato un dj.
Io non porto ad una serata tutti i dischi pubblicati dall'era paleolitica ad oggi. Alla domanda "non hai quel disco? ma che dj sei??" rispondo "non sono un dj".
Io non conosco i dischi che vanno di moda tra la comitiva di amici che riempie un decimo della pista. Non posso conoscere le loro fissazioni divertentiste, quindi non posso essere preparato a soddisfare la loro impellente esigenza di ballare QUEL disco in QUEL momento, anche a costo di rischiare lo svuotamento del rimanente 90% della pista. Quindi non vengo considerato un dj.
Io non cambio improvvisamente genere musicale, perchè UNA persona sostiene che la pista già piena si divertirebbe di più se suonassi quello che quella persona dice. Se ho la pista piena, vuol dire che lavoro bene, quindi non ho motivo di ascoltare i capricci del primo che passa. Ergo non sono un dj.
Io non mi vesto alla moda, non mi pettino alla moda (niente battute sui miei capelli..), non sono cool, non sono fashion, non sono emo, non sono trendy, non sono un cazzo di quello che la gente si aspetta. Quindi non sono un dj.
Io non parlo al microfono solo per dire "su le mani" e "fate un urlo" ogni minuto. Io cerco di intrattenere le persone, comunicare con loro, volgere la loro attenzione sulla musica che suono, sul momento che voglio creare. Cosa che i dj non fanno, perciò......
Io non ho una passione talmente cieca e irrazionale che mi spinge ad accettare di fare una serata per 30 euro, "basta che suono". Se devo fare una serata, suono quel che dico io e mi pagate quanto dico io. Quindi non rientro nei canoni degli altri dj.
Io non capisco un beneamato cazzo di impianti, di casse, di amplificatori, di mixer e di cuffie. Per come la vedo io, due giradischi ed un mixer a due canali sono sufficienti. Ci attacchi una cuffia che ti permetta di ascoltare la musica e mixarla senza sbagliare. E se fossi un dj sarei l'unico che abbia mai sentito pensarla così.
Io non mi fomento se esce un nuovo programma di mixaggio al pc, se esce una nuova versione di un lettore cdj, se si possono mixare video, luci, effetti speciali o qualsiasi altra cosa sia collaterale alla musica. Io se suono, mixo della musica, parlo al microfono e non mi interessa granchè il resto. Quindi non corrispondo al profilo del dj.
Io credo che se un artista famoso non sa mettere dischi a tempo, non sia un bravo dj. L'errore capita a tutti, ma se sento fare errori in continuazione, per me, quello è un incapace, non un dj. Siccome è comune opinione che il contrario di quello che dico sia la realtà, io non sono un dj.
Io credo che fare un "cavallo" o un "frullato", possa capitare. Ma se capita sempre, chi lo fa non è un bravo dj, quindi non deve suonare in discoteca o in radio. Se questo è tollerato, significa che non è importante per definirsi dj. Quindi cosa altro conta per fare il dj? Non so, perchè non sono un dj.
Io credo che mixare due brani sovrapponendo voci, accordi, pad, melodie, senza rispettare battute, ottave, struttura del pezzo sia sinonimo di non essere buoni dj. Dato che esistono artisti che fanno questo e vengono acclamati come grandi dj, io non sono un dj.
Io credo che il mondo del djing stia andando a puttane, soprattutto in Italia. I locali chiudono, la gente non va più in discoteca per divertirsi, ballare e ascoltare musica. Credo che la causa di questo sia la pirateria che, avendo reso la musica troppo facile da reperire e quindi irrilevante per la gente, ha fatto si che chiunque possa definirsi dj, procurarsi pezzi da suonare e fare serate.
Io sono rimasto al vecchio sistema: vai in negozio, compri un disco in vinile, lo metti sul giradischi in serata, metti su la puntina, trovi la cassa, lo lanci, lo metti a tempo ascoltandolo in cuffia ed al momento giusto lo mixi con quello precedente. A volte mi domando se sono l'unico a pensarla così.........
......da più di un anno ormai non faccio serate, non me ne pento per nient'altro che per la mancanza dell'introito economico. Ma se devo pensare agli argomenti che ho elencato, per avere un introito di poche decine di euro, confermo: non sono un dj, non voglio fare serate e sto benissimo a casa mia il sabato sera.
Ora però c'è un problema: se le cose stanno peggiorando di anno in anno, assecondando il pensiero comune che non si debba cercare di fare qualcosa per risollevare qualitativamente il mondo delle discoteche e dei dj, non sarà il caso di rendersi conto che bisogna cambiare direzione prima che sia troppo tardi?
Io credo comunque, che sia già troppo tardi.
Che dire? Non è cambiato molto, forse anzi, le cose stanno peggiorando, anche se non alla velocità che temevo. Rimango un non-dj quindi, uno che viene lì, mette su due pen drive con della MUSICA e si impegna per selezionare e mixare per bene, creando qualcosa di omogeneo, forse anche cerebrale, probabilmente troppo impegnativo per chi ascolta.

D'altronde i giovani d'oggi si divertono a ricevere torte in faccia e badilate sulla capoccia, 'sta roba quindi non fa per me.

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