domenica 6 ottobre 2013

HoVisto : RUSH

Ron Howard, alias Richie Cunningham di Happy Days, come regista è una garanzia.

A molti non è piaciuta la sua trasposizione del CODICE DA VINCI, a me sì.

RUSH è un buon film, qualche leggera inesattezza storica, qualche elemento caricato forse un po' troppo, qualche americanata qua e là, ma risulta avvincente ed emoziona.

Quello che affascina, comunque, è il risultato fotografico : ho trovato accattivante la scelta di mostrare i dettagli delle auto, i forti contrasti, i colori e ovviamente l'impatto che si ha nel trovarsi immersi nel mondo delle corse degli anni '70, in cui tante cose che diamo per scontate oggi (vedi la leva del cambio della McLaren che si rompe), non le sognavano neppure.

La storia della rivalità tra Lauda e Hunt, per quanto sia una vicenda storica, un po' annoia : il classico belloccio che tromba come un coniglio, contro il classico nerd precisino e dall'aspetto sfigatino è un tema che può risultare stravisto in più contesti, per questo sostengo che sia la cornice ad affascinare, a risultare un po' una novità.

Ottima la recitazione, anche se ritengo sia frutto di una perfetta associazione tra attore e personaggio, in quanto Hemsworth, secondo me, è effettivamente un tipo alla Hunt, mentre Bruhl è proprio un tipo alla Lauda.

Onnipresente, nelle produzioni hollywoodiane, il bravissimo Pierfrancesco Favino. Fa onore trovare un così bravo attore italiano, tenuto in gran considerazione dai registi americani, soprattutto quando lo merita.

Mi spiace per Raul Bova, ma Favino non lo vede proprio.

Bella la colonna sonora,  trascinante al punto giusto, una puntina mielosa su alcune scene, ma fantastica quando sfocia nel rock funk settantoso.

Un bel film, forse non il migliore di Ron Howard, ma tra i migliori 3 senza dubbio, insieme ad APOLLO 13 e ovviamente A BEAUTIFUL MIND.

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