martedì 19 febbraio 2013

MANIPOLAZIONE MEDIATICA


Ho montato questo video per spiegare brevemente alcune delle tecniche più usate per influenzare l'opinione pubblica in situazioni come l'attuale campagna elettorale.




Guardate come vengono mostrati i vari politici dal TG5 : Berlusconi è circondato da gente in festa, mostrato perfettamente simmetrico, davanti all'obbiettivo, con luci chiare e tanto, rilassante, positivo colore azzurro-cielo. Stringe mani al pubblico, saluta sorridente, si vedono bandiere del PDL sventolare e quando si inquadra il pubblico, vediamo facce di belle ragazze, di giovani, tutti contenti, che applaudono convinti.





Un evidente messaggio che vuole associare all'immagine del Cavaliere concetti come sicurezza, serenità, allegria, energia giovane, positività. Lui viene posto (nonostante il suo candidato premier sia Alfano), al centro dell'universo, come l'unico salvatore che può rendere voi elettori, felici e spensierati come la gente in sala.




Il comizio di Bersani, invece, viene proposto con inquadrature molto strette in cui lui viene mostrato di lato e di solito questo è un espediente subliminale che suggerisce all'inconscio che Bersani non stia parlando con chi guarda lo schermo. Vedendo questo servizio, quindi, si avrà la sensazione che Berlusconi parli proprio a te, mentre Bersani parla a chissà chi, magari all'insonnolito giovanotto dietro di lui. Certo, si mostra anche la piazza, ma con scorci che tendono a minimizzare l'immagine del pubblico, come a volerlo mostrare poco numeroso e per niente festaiolo, come al contrario era stato mostrato di Berlusconi.


Nonostante Romano Prodi non sia candidato, nè effettivamente attivo tra le file del PD, il suo ingresso sul palco viene ovviamente sottolineato dal TG5, volendo probabilmente riportare alla mente l'associaizone Prodi-Euro, che tanto veniva sbandierata da Berlusconi anni fa. Prodi poi, ha un faccione bonario, un sorriso ebete, quindi la sola sua presenza aiuta il servizio a sminuire la forza del Partito Democratico.




Ecco Vendola, mostrato in primo piano, ma anche di spalle : l'inquadratura è evidentemente presa da lontano, forse dal retro del palco, in modo che Vendola risulti altezzoso e in ombra. Non solo : con lo zoom, si tende a restringere l'inquadratura e ad ottenere un effetto "schiacciamento", per far sì che l'enorme piazza del Duomo di Milano, sembri molto più piccola. La statua al centro della piazza, sembra così a pochi metri dal palco, quindi si suggerisce all'inconscio dello spettatore che non ci deve poi essere così tanta gente ad ascoltare il comizio.

L'audio originale del TG5 poi, ci dava un Berlusconi sovrastato quasi da applausi e urla di approvazione, mentre Bersani era nell'assoluto silenzio, come i suoi compagni di partito.

Si passa poi a Mario Monti, che effettivamente fa tutto da sè, facendosi riprendere davanti ad uno sfondo di
un colore bruttarello che comunque sarà stato accentuato da chi ha montato il servizio, tramite semplici filtri cromatici, gli stessi magari che avevano accentuato il colorito giovanile di Berlusconi e tutto l'azzurro celestiale che lo circondava.



Nel montaggio del servizio, Monti viene poi mostrato in situazioni "tipo" e guarda caso, proprio mentre un inserviente gli apre la portiera dell'auto-blu, prima che lui acceda a non si sa quale palazzo governativo. 

Si suggerisce quindi che Monti è un politico lontano dalla gente comune, che ha chi gli guida la macchina, chi gli apre la portiera e magari a casa la servitù, giardiniere compreso. Le auto-blu poi, si sa, sono agli occhi degli italiani, l'emblema degli sprechi della politica, il simbolo della distanza del tipico onorevole riccone dalla gente comune che da lui viene bastonata di tasse, magari proprio per riempire il serbatoio di quella benzina carissima che nessun governo ha mai combattuto per far scendere di prezzo.


Anche Gianfranco Fini rientra nel servizio, per una breve battuta (non sia mai che si dia a Fini lo stesso spazio che si da a Berlusconi), ma anche qui con sapiente uso di filtri colorati, vediamo Fini nel buio, con quello che sembra un colorito facciale sgradevole e non salutare. 

Modificare i filtri per cambiare il colorito facciale è una tecnica molto usata per rendere sgradevole un personaggio : prendiamo ad esempio Ingroia, che nel servizio vediamo per pochi secondi, con una facciazza tendente al verde.



Vi mostro quanto poco basterebbe a rendere Ingroia con colori e luci rassicuranti e vincenti, come viene fatto per Berlusconi : 



Quale di queste due immagini vi suggerisce maggior fiducia verso Ingroia? 

(Quella trasmessa dal TG5 ovviamente è quella a sinistra...........nel caso aveste avuto dubbi............)


Anche Beppe Grillo, come vedete dal video, viene mostrato con un assurdo filtro rosso, quasi demoniaco, con una inquadratura che lo vede dal basso, gridare verso non si sa chi (MAI che si inquadri la folla festante....quella forse appartiene solo al PDL??) e con un effetto zoom/schiacciamento che lo mostra quasi attaccato ad un muro grigio, con quattro gatti alle spalle.

Ma basta vedere il controcampo del comizio di Grillo, per capire che anche qui siamo di fronte ad una manipolazione : migliaia di persone lo acclamano e non c'è alcuna luce rossastra ad illuminare la piazza.



Vengono poi mostrati rappresentanti di partiti minori, una specie di alieno verde per i Pensionati e la sorella della compianta Rita Levi Montalcini che sembra illuminata da uno zippo.





In questi ultimi casi, fate ancora attenzione all'audio : Grillo sembra avere una voce stridula e fastidiosa che da una parte vuole ricordare quella di Hitler, dall'altra semplicemente suggerire di non votarlo. E' un semplice lavoro di equalizzazione, basta agire sui medioalti dell'equalizzatore (come quello del vostro stereo) e magari cercare anche di ottenere un suono distorto.

Invito tutti voi che leggete dunque a fare caso a questi che sembrano dettagli, ma in realtà sono forti aiuti per convincere chi guarda la tv (che sappiamo essere il mezzo ancora più seguito dalla gente per informarsi sulla politica ma anche in generale) a votare per l'uno o per l'altro candidato.

E' mio parere, comunque, che questo tipo di tecnica sia usata soprattutto da chi ha paura di non avere contenuti politici di spessore sufficiente per ottenere consensi elettorali nella maniera tradizionale. La solita storia della forma che vuole trionfare sulla sostanza insomma.

Aprite gli occhi.

4 commenti:

  1. Un'ottima lezione di Media Education, bravo Sergio!

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  2. L'avevo notato.. che schifo!

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  3. Credevo che la cosidetta tv spazzatura andasse in onda dopo il TG5, non durante...

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  4. Beh, gas75, per ora ho fatto una breve analisi di una edizione a caso del TG5...ma dubito che anche le altre redazioni possano garantire un messaggio imparziale, basti pensare a cosa riusciva a combinare Emilio Fede...

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