sabato 16 febbraio 2013

HoVisto : LOOPER

Ancora viaggi nel tempo, ancora Bruce Willis, che ci fa tanto 12 scimmie, ma anche DIE HARD che arriva quasi contemporaneamente a questo LOOPER, nelle sale con il suo cinquerdicesimo capitolo.

Mi aspetto prossimamente un allineamento alla saga di Fantozzi, con DIE HARD - RETIRE HARD, con John McLane che vuole andare in pensione, ma non può grazie alla riforma della Fornero.

Comunque, tornando a noi...

Nonostante il tema sia strasfruttato, l'idea di fondo è discretamente originale e fa sì che il film parta bene, abbastanza veloce e con una buona dose di nodi da sciogliere.

Non mi va proprio giù, però, Joseph Gordon-Levitt come versione di Bruce Willis da giovane : proprio dal primo DIE HARD sappiamo che faccia avesse Bruce negli anni 80 e JGL non ci somiglia molto, nonostante le tre ore di trucco subite prima di ogni ripresa e le lenti a contatto che gli colorano gli occhi di un verde pisello pastello, abbastanza diverso dall'azzurro di quelli del suo presunto alter ego.

Ma è dopo metà film che ci si inizia ad annoiare. Si scopre il motivo per cui il protagonista da vecchio torna indietro e fa quel che fa....(non spoilero, tranquilli) e da lì la storia rallenta bruscamente, fino ad una improbabile trombata tra Joe giovane e la personaggia interpretata da Emily Blunt, che non si capisce per quale motivo avvenga.

Buono il finale, non particolarmente sorprendente, ma gradevolmente tragico. 

Da vedere senza grosse aspettative, meglio se avete già dimestichezza con meccaniche e paradossi tipici dei film sui viaggi nel tempo.

Certo comunque che Bruce Willis, per quanto gagliardo, non è che faccia di solito dei kolossal....

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