lunedì 30 dicembre 2019

STAR WARS...l'ascesa della noia....

Avevo un po' perso la voglia di scrivere blog e infatti l'ultimo post risale a più di due anni fa...

Ma niente...niente...se ne stanno dicendo talmente tante su Star Wars Ep.9 che ho pensato, vabbè, mi rimetto a scrivere per riassumere un po' tutte le chiacchiere che sto facendo, le risposte che sto dando, i temi che sto affrontando e le varie opinioni di cui senza alcun dubbio tutti voi sentite il bisogno che io esprima.

Ve'?

Allora, iniziamo con il dire che Star Wars Ep.9 sul momento mi è piaciuto, mi ha commosso, mi ha lasciato qualcosa di buono.

Ecco la mia diretta Facebook all'uscita del cinema.


Ma andiamo con ordine.

Se dico che mi piace Star Wars 9, non vuol dire che mi piaccia tutta la trilogia.

Perciò la prima osservazione che faccio è che Ep.9 mi è piaciuto in quanto è la cosa migliore che si potesse fare dopo i due precedenti.

La dichiarazione di J.J. Abrams in merito era stata chiara : voleva sterzare, ritornare sul tracciato, senza sputare addosso a Rian Johnson per aver creato troppi casini ma di fatto creando un episodio finale che è un po' un frullatone di tutti gli ingredienti che dovevano essere messi nell'intera trilogia.

E' mancata una visione d'insieme, appunto, questo è il commento più comune.

Ma io aggiungo anche che nonostante lo sforzo e le tante idee, la nuova trilogia risulta piatta, povera, poco convincente.

Insomma...hai a disposizione tutta una infinità di storie, dai fumetti ai romanzi alle favolose fanfiction che girano su Youtube, hai il franchise più grosso della storia del cinema mondiale e....fai sta roba qui?!

Andiamo con ordine, va. Chi cacchio è J.J. Abrams?

E' sto coso qui a destra.

La sua carriera, per falla corta, pe falla breve, è caratterizzata da cloni.

La sua serie LOST era meravigliosa, l'ho amata e credo tanti ancora stanno lì a curarsi le ferite per gli scleri dovuti a quella stramaledetta botola.

Ma di che parlava LOST?

Di un aereo che cade su una isola misteriosa.

Wow.

Originale eh...

Praticamente, potremmo pure dire che era dal 1874 che sentivamo parlare di una storia di naufraghi su un'isola misteriosa, idea nata da un romanzo a racconti di un certo Jules Verne, sì, quello che tanto ha ispirato Doc Brown.

Sposami, subito.
Poi? Ehm...ok...FRINGE.

E devo ammettere che AMO Anna Torv.

La lovvo proprio.

Fate voi....

Ma cos'era FRINGE se non un clone di X-FILES?

No, seriamente : agente dell'FBI, casi paranormali....vi ricorda niente?

Andiamo avanti..

Il film CLOVERFIELD...diretto da Matt Reeves e prodotto, appunto da J.J. : non era un clone di GODZILLA?

Non quello vero e serio, ma quello mezzo sfigato con Jean Reno, quello che pare una Iguana, che oggi viene chiamato solo Zilla, perché non è certo un God...

E poi?

STAR TREK.

Ok, in questo caso Abrams ha fatto praticamente la stessa cosa che avrebbe poi fatto con STAR WARS, cioè prendere idee del passato, shakerare, aggiungere qualche ingrediente e servire fresco.

Ma nel caso delle avventure dell'Enterprise, diciamo che da una parte era giustificato : era un reboot/remake, serviva un nuovo capitano Kirk, un nuovo Spock, una astronave moderna.
Dall'altra, Geigei ha inserito l'espediente del paradosso temporale all'inizio del primo film, cosìcché ci si può inventare che questa storia raccontata si svolge in una diramazione dello spaziotempo rispetto alla saga con William Shatner e buonanotte.

Il suo film successivo, SUPER 8....bellino eh....ma ok, è il prequel di STRANGER THINGS, quindi ispirato ai vari GOONIES e una mezza dozzina di altri film ottantosi.

Perciò, cosa abbiamo qui? Un regista che fa ottime serie, discreti film....clonando, scopiazzando, riciclando idee.

Lo fa bene, diamogli in mano la saga più forte della storia del cinema, no?

E daje!

E infatti cosa abbiamo qui? Episodio 7....il clone di Episodio 4!!!

E chi se lo aspettava...


Vabbè, torniamo all'ultimo episodio. 

Ci si lamenta di tanti temi rimasti in sospeso, di tante domande rimaste senza risposte.

Ve le do io le risposte.

Iniziamo con il ritorno dell'imperatore Palpatine, alias Darth Sidious. 

E tutti a dire che è una minchiata il suo ritorno, che è solo fanservice, che potevano inventarsi qualcosa di meglio e che era un po' l'unica idea decente dopo la fine del cacchio fatta fare a Snoke.

Ed è pure vero.

MA...

...pensateci un attimo!

Come era morto Palpatine?

Episodio 6, Vader tentenna e per salvare il figlio prende l'imperatore e lo butta de sotto. 

Esplode la Morte Nera e buonanotte, tutti a festeggiare.

Embè? Un Sith così potente, muore cadendo da un'altezza vertiginosa? Tutto qua?

Nell'ultimo film vediamo chiaramente Rey usare la Forza per fluttuare. Insomma, i Jedi non è che svolazzano, ma levitano, questo sì.

E vuoi che un tizio tanto potente da diventare IL FOTTUTO IMPERATORE DELLA GALASSIA, non riesca a frenare la caduta, a svolazzare un pochino?

Non aveva ferite, non aveva subito colpi.

Stava sfulminazzando Luke, Vader lo prende e lo butta giù....e lui è così stupito in quei pochi attimi che grida di terrore e manco si ricorda di spegnere i suoi fulmini, tanto che, magari, un pochino, si autosfulminazza.

Ma a me sembra più che plausibile che NON sia morto. 

Avevamo poi avuto la premessa dello spiegone su Darth Plagueis fatta ad Anakin, no? Sul fatto che la Forza può essere usata per generare la vita...e per sconfiggere la morte. 

Quindi perché tutti sono stupiti del ritorno dell'Imperatore?

Certo ci sarebbe il fatto che la Morte Nera era un tantinello esplosa....ma in questo caso direi che ci può comunque stare il fatto che una roba così grossa da potere essere scambiata per una Luna, non è che si polverizza in un attimo. Ci sta che si spacchi in più pezzi, che i detriti siano sparsi per lo spazio o anche a mo' di anelli di Saturno e ci può pure stare che qualche pezzo cada sul pianeta o sulla luna boscosa di Endor.  Ecco magari può suonare improbabile che l'Imperatore si salvi usando la Forza per attutire la caduta (ma qui potremmo pensare ad un sistema come quello che salva Luke quando si butta desotto in Ep.5) e che se ne atterri proprio in una di quelle parti della stazione spazile che NON esplode ma cade sul pianeta e non si disintegra. Ma oh...è un film.....

Diciamo questo : il modo in cui è stato fatto tornare, sfiora il ridicolo. Caro J.J., prima ce la fai fare sotto con sto Snoke, bruttissimo, cattivissimo e potentissimo....poi il tuo compare Rian lo fa morire A CAZZO DI CANE....e PUFF....troviamo l'Imperatore redivivo nei titoli di testa?

E' vero che c'era stato l'evento Fortnite poco prima, in cui l'imperatore aveva annunciato il suo ritorno e quindi era conclamato che fosse tornato, tanto che il messaggio inviato all'interno del videogioco viene anche citato nel famoso striscione di titoli di testa del film.

Come avresti dovuto fare, caro J.J.?

Te lo dico io : nel film precedente, se proprio Snoke doveva morire, mi dovevi far chiudere a Rian Johnson la pellicola con un bel cliffhanger, una di quelle scene alla telefilm di Batman anni '60, con Palpatine che emerge dal buio e magari accenna al fatto che sì, è ancora vivo e Snoke era solo un suo burattino (cosa che poi si deduce dalla scena in cui vediamo cloni di Snoke nella vasca dei pesci).

Altro tema : i genitori di Rey.
Molti hanno gridato al miracolo, inneggiando a Rian Johnson come ad un genio dell'originalità, un figo della sceneggiatura ad effetto, qualcuno che osa e che porta la saga fuori dai binari.

Si eh, ok....lo ha fatto, ma lo ha fatto male.

Dopo episodio 7 clonato dall'8,  tutti si aspettavano una parentela tra Rey e gli Skywalker, ma se già nel Ritorno Dello Jedi la rivelazione della fratellanza tra Luke e Leia suonava una cifra Beautiful (che mi pare manco esisteva all'epoca, ma diciamo che faceva molto soap opera), se J.J. ti metteva lì che Rey era la sorella di Ben.........ciaone prprio.

Sarebbero piovute critiche ovunque, si sarebbe gridato allo scandalo.

Johnson di fatto, non è che abbia tirato fuori una idea originalissima, era semplicemente il contrario di quel che sarebbe stato banale e scontato ma plausibile. Se non sei figlia di Skywalker, sei figlia del signor nessuno.

In questo Abrams, credo, ha salvato il salvabile : rendere Rey una Palpatine è stata l'unica scelta intelligente che si poteva fare in questo senso. Non perché fosse una buona idea, ma perché se la premessa del primo film era creare una tensione sulla storia dei suoi genitori, beh, non è che avevi tante scappatoie possibili ; insomma, se mi dici che questo tema è importante, se ci ricami sopra per un intero film, se presenti il personaggio proprio come una povera fanciulla che passa la sua vita aspettando a' mamma' che ritorna,  significa che hai una grande rivelazione da fare nel film successivo, no?

Quindi...non poteva essere una Skywalker per non cadere nella banalità del "già visto" (e del ridicolo), non poteva essere vero il fatto di essere figlia dei signori Nessuno, che altre possibilità c'erano?

Nipote di Qui Gon Jinn? Dai....non scherziamo...

Nipote di Mace Windu? Naah...

Nipote di Obi Wan Kenobi? Ci poteva pure stare, effettivamente...Comunque a me è piaciuta l'idea di farne una Palpatine, credo fosse la soluzione migliore. 

Tra le domande intelligenti che circolano, riguardo questo tema ho letto queste genialate : 

  1. Chi era la fortunata signora Palpatine? Ho risposto : Irrilevante per la storia. Quando non si sapeva dell'esistenza di Padme, nessuno si chiedeva chi fosse la signora Vader, quindi perché ora vi fate problemi?
  2. Quanti figli generò Palpatine?  Ma chissenefrega, scusate?
  3. Quale era la natura della relazione di Palpatine con suo figlio/il padre di Rey?  E che importanza ha? Che me frega a me? Magari lo raccontano in un fumetto o in un romanzo, ma non è assolutamente rilevante per questa storia. Magari Rey è figlia della figlia di Palpatine, non del figlio maschio...
  4. Palpatine ha generato il figlio prima o dopo essere apparentemente morto?  E che ce frega a noi? Presumibilmente prima, in quanto non viene detto quanti anni passano dalla distruzione della seconda Morte Nera ai fatti di Ep.7, perciò non ha alcuna rilevanza per la storia. Si suppone comunque che gli anni che passano tra Ep.6 ed Ep.7 siano gli stessi nella storia, di quanti ne sono tra la produzione dei due film. Quindi? Chi ha detto che Palpatine sia morto? Magari si era salvato levitando, come dicevo sopra, magari hanno fatto dei figli per cercare di clonarlo, innestando il suo DNA nell'ovulo di una donna, magari come Imperatore della Galassia aveva pure qualche concubina e si è capito che a lui piacesse sperimentare....ci sono mille possibilità plausibili, perché farsi problemi?
  5. Anche il figlio di Palpatine era un potente possessore della Forza o ha saltato una generazione? Che rilevanza ha? Chissenefrega?
  6. Qual è la storia della mamma di Rey? E del suo cugino di terzo grado? Cos'è...volevate un film sulla madre di Rey? E se viene fuori che è imparentata con Casco Nero, che si fa? 
Conseguenza di questi meravigliosi ragionamenti sulle origini di Rey, è un'altra domanda che gira in rete, ovvero "Cos'è una diade di Forza"?

Oh beh...il dizionario, questo sonosciuto, dice :

diade
/dì·a·de/
sostantivo femminile
  1. 1.
    Coppia (di elementi, enti, concetti, principi, ecc.); dualità.
    • Diade di due vettori a, b, l'omografia che trasforma un vettore generico v in uno parallelo a b.
  2. 2.
    In biologia, cromosoma delle cellule germinali dopo la prima divisione meiotica, formato da due cromatidi omologhi (materno e paterno) uniti a livello del centromero.
  3. 3.
    Nella filosofia pitagorica e in quella platonica, il principio della diversità e della disuguaglianza, da cui derivano la materia e la molteplicità, contrapposto all'unità e all'identità.
  4. 4.
    In psicoanalisi, relazione tra la madre e il bambino nei primi anni di vita.


Ma addentriamoci un pochino. Avete presente questo simbolo?


Questo è il perfetto esempio di cosa sono Rey e Ben/Kylo.

Lei bianca, buona, donna, con la spada azzurra ma con un passato oscuro che la tenta.
Lui nero, cattivo, uomo, con la spada rossa e con un passato di luce che lo tenta.

Certo la tentazione da parte del lato oscuro nei confronti di Rey doveva essere sviluppata meglio...

...ma in sostanza Palpatine comprende che due "anime affini" possono completarsi a vicenda, possono rafforzarsi, potenziarsi reciprocamente. 

Questo è il significato della "diade di Forza", bastava un dizionario ed un po' di intuizione per capirlo.

Ci si lamenta che questo film e questa trilogia sono troppo poveri ed un minimo di filosofia in più vi fa perdere per strada? Mah...



Altro punto da sviscerare è il motivo per cui Luke e Leia, sapendo di chi era nipote Rey, se ne sono stati zitti e muti.

Oh...che cosa misteriosa e incomprensibile...

Magari hanno taciuto per lasciare che la ragazza facesse il suo percorso, per evitare la tentazione del lato oscuro, perché esiste la regola "se vuoi ingannare il tuo nemico, inganna prima il tuo amico", hai visto mai un Finn o un Poe Dameron se ne uscivano a spiattellare chi era Rey in giro per la galassia e magari qualcuno tentava di accopparla?


Parliamo di Finn, vi va?

Il personaggio in cui il rapporto utilità/presenza è davvero sproporzionato. 

Ma proprio nel senso che Finn...beh...non serve a niente! Non ha alcun ruolo, non è utile alla narrazione!

Poteva esserlo se si fosse sviluppata meglio Phasma come sua controparte. Invece niente...sta lì ad appesantire la storia e, probabilmente, a rimpolpare quella sorta di "quota nera" che lo stramaledetto "politicamente corretto" degli ultimi anni impone (strano che gli asiatici non si ribellino per la marginalità dei loro simili nel franchise...).

Ma nell'ultimo episodio è successa un cosa gravissssssssssssssima.... Finn ha passato metà del film a cercare di dire qualcosa a Rey, chissà cosa?!?!

Che l'ama? Che le darebbe volentieri due bottarelle? (magari anche sì....)

Ma è da ep.7 che vediamo Finn "sentire" la Forza no? Beh...ora sembra essersene reso conto. Non ci voleva un genio a capirlo. 


Parliamo di Luke, il personaggio più bistrattato della saga. Ok, personalmente ho sempre visto Mark Hamil come un attore pessimo, c'ha proprio lo sguardo da schizzoide anche quando fa la faccia da buono e per il resto, espressività sottozero. 

Ma vabè...

Laggente in rete si è posta quesiti davvero forti su di lui, tipo 

Come mai funzionava ancora l’X-wing di Luke dopo aver trascorso tutti quegli anni immersi nell’acqua salata?

Sssi....ok...

Questi sono i problemi di Star Wars, certo, apposto.

Parliamo di navette capaci di volare nel vuoto siderale.... di percorrere in lungo ed in largo la galassia a velocità superiori alla luce...e secondo voi si rovinano perché stanno nell'acqua?

Ma poi chi ha detto che il caccia di Luke era stato lì per tanti anni? Magari lo teneva in una grotta e lo ha messo in acqua solo il giorno prima di morire. 

Una discorso sensato sarebbe stata una considerazione sul fatto che se Luke Skywalker aveva scelto l'esilio (quindi dopo anni da ep.6, quando era già un uomo di mezza età, come abbiamo visto), è curioso che l'unica nave che potesse scegliere per andarsene è lo stesso caccia di quando era pischello.

Personalmente, invece, ho comunque trovato emozionante vedere la chiusura del cerchio : Luke non sapeva far levitare gli oggetti, come visto nella trilogia classica, ora ti tira fuori il caccia da sotto il mare come se niente fosse.

Altra domandona, sempre riguardo l'Ala-X : 

Il sistema elettrico non dovrebbe essere distrutto? Inoltre, Luke non ha usato un pezzo di nave come porta della sua capanna in The Last Jedi?

Perché? Resistono a colpi di raggi energetici e si sbriciolano con l'acqua, secondo te? Un caccia capace di viaggiare nello spazio, con tanto di sistema di sopravvivenza a bordo capace di dare ossigeno, gravità e calore ad un essere vivente...ha un sistema elettrico che si rovina con l'acqua di mare?

Oh capisco che il sale rovina le cose...ma insomma...parliamo di una saga fantascientifica eh..


Passiamo poi alle micidiali domande sul Primo Ordine 


Perché Palpatine ha creato Snoke? 

Abbiamo visto tutti la scena dell'acquar...ehm...di quella vasca con cloni presumibilmente morti di Snoke. 

Questo, molto semplicemente, ci fa capire una cosa che in teoria non serve spiegare, ma ok, facciamolo : Palpatine, evidentemente era cosciente dei limiti della sua forma vitale legata a quelle macchine e perciò, per spostarsi nella galassia, ha sperimentato tutti i metodi possibili. Tra questi, senz'altro c'era il generare corpi fisici da poter manovrare con la Forza e magari trovare il modo di incarnarvisi. 

Le deformazioni del corpo di Snoke, magari erano dovute al DNA di Palpatine che vi veniva inserito per renderlo compatibile con il suo spirito...
Insomma di spiegazioni plausibili ce ne sono diverse e senz'altro si è visto di molto peggio sia in questa saga che in altre. Quindi perché farsi domande così stupide?

Ma andiamo oltre...

Chi ha pagato, costruito e presidiato la gigantesca flotta di Star Destroyer di Final Order?

Ma siete seri? Davvero vi ponete questo tipo di domande in Star Wars? Cioè...chi ha pagato allora la costruzione della Morte Nera? Chi per il design e la costruzione del casco di Vader? Chi ha finanziato il lavoro di clonazione sul pianeta Kamino per l'esercito tratto dal dna di Jango Fett? 

Eh la Disney, no?

Che cazzo di domanda.

Come mai la Resistenza non ha notato tutte le attività su e intorno al pianeta Sith Exegol? 

Ma come...il pianeta segreto dei Sith....nessuno sapeva dove fosse....l'avete visto il film o no?

In che modo Maz Kanata ha ottenuto la spada laser blu di Luke?

Che rilevanza ha per la storia? Magari, all'epoca del taglio della mano, lei era nella città di Lando.....tipo che camminava per strada e si è vista cadere in testa una mano tagliata che impugnava una spada azzurra! Perché porsi domande che possono avere mille spiegazioni coerenti?



Ok,  ho scritto un botto, lo so.

Vado a chiudere ma ho ancora una cosa un po' paranoica da scrivervi.

Sì, insomma, secondo me, Abrams potrebbe essersi fatto una overdose di anime giapponesi in questi anni. 

Perché....beh, in ep.9 ci sono almeno tre elementi che mi suonano davvero familiari.


1) La vasca dei cloni di Snoke. 

Come dicevo, Snoke, come è facile intuire, era un corpo clonato che poteva essere frutto di un esperimento per tentare di far reincarnare Darth Sidious.

Ora, questa cosa di clonare corpi per far reincarnare o comunque per far funzionare l'anima di qualcuno è davvero familiare.

In particolare, direi che questa scena di Neon Genesis Evangelion, richiama davvero molto tutto il concetto.



Ecco....Rei Ayanami (bel nome, tra l'altro, vero?) , viene clonata e riclonata per far funzionare uno degli Eva e guarda caso risulta compatibile con quello in cui è inserita l'anima della madre di Shinji. 

E come vedete, c'è tanto di vasca dei cloni, anche in questo caso. 

Ma vabè...sarà una coincidenza...

2) Ti dono la mia Forza.

Rey spende tutte le sue energie e Ben Solo, ormai non più Kylo Ren, decide di donarle la sua Forza, la sua energia vitale, per farla tornare in vita.

Una cosa molto simile a diverse situazioni dell'universo Saint Seiya, Cavalieri dello Zodiaco che chiamar si voglia. 

Ma in particolare, la famosa scena "ambigua" in cui Shun di Andromeda si sdraia sopra Hyoga del Cigno, appena tirato fuori dalla bara di ghiaccio generata da Camus dell'Acquario, espandendo il proprio cosmo per donargli energia vitale. A parte le allusioni ad una gay story tra i due, la cosa funziona e quello che noi chiamiamo Crystal, torna in forma smagliante, tanto da combattere quasi ad armi pari con Milo dello Scorpione e poi sconfiggere lo stesso Camus.

Anche qui la sensazione di deja-vu è forte.

3) Lo spirto guerrier' ch'entro mi rugge.

Qui andiamo sul quasi sicuro : Rey sconfigge Palpatine rialzandosi per l'ultima volta e sentendo intorno a sé le voci dei Jedi (non tutti, solo quelli che abbiamo visto nei film) da Luke a Leia, da Obi Wan a Qui Gonn, da Mace Windu a Yoda, che le dicono una roba tipo che lei incarna tutta la Forza di tutti i Jedi che l'hanno preceduta e quindi ce la farà a incrociare due spade per respingere i fulminazzi di Palpatine.

Così, finisce la saga degli Skywalker, più o meno.

Ma...

...un'altra saga, praticamente finisce allo stesso modo...

Nel combattimento finale tra Kenshiro e Raoh, vediamo l'uomo dalle sette stelle fruire di una tecnica che nella traduzione italiana si chiamava "Trasmigrazione attraverso Satori".

In pratica, Ken, combatte incarnando lo spirito di tutti i guerrieri incontrati nel suo cammino, da Toki a Shin, da Souther a Rey (bel nome eh?), da Juza a Shew e così via.
In questo modo sconfigge il perfido Grande Re di Hokuto. 

Ed anche se nel caso di Rey Palpatine la manifestazione dei Jedi precedenti era solo in audio (e penso a che figata clamorosa sarebbe stata se avessimo visto i fantasmi di Forza di tutti, combattere al suo fanco, mannaggia a te J.J....), direi che il parallelismo ci sta, eccome.


Certo possono essere coincidenze, ma le vie della Forza ci insegnano che le coincidenze non esistono e che se la Disney ti paga per fare qualcosa di epico, sapendo di non riuscirci, magari sei lì a studiarti tutto ciò che è considerato epico da 40 anni a questa parte per trarre spunto e ispirazione.

Bon, ho chiacchierato troppo, mi fermo qui.

The Mandalorian comunque è una figata e Baby Yoda è troppo tenerello.

Ciaone a tutti. 



mercoledì 1 novembre 2017

HoVisto : MAZINGA Z - INFINITY

ATTENZIONE : Questa recensione contiene spoilersz!!!


Beh che dire, non si poteva non andare dritti sparati a vedere per la prima volta dopo decenni un robottone sul grande schermo, vi pare?

Certo, da bimbo, al cinemino della parrocchia davano i vari filmazzi di montaggio tipo MAZINGA CONTRO GLI UFO ROBOT, robe bellerrime ma senza senso in cui nomi di personaggi, robot e storie erano montati a pene di segugio, senza il minimo rispetto dell'opera originale.

Giusto per rimembrare, in uno di questi film, il nostro mitico Goldrake, veniva ribattezzato Goldjack....

Ahahah...

Comunque, veniamo alla novità di quest'anno : consideriamo che è uscito prima in Italia che nel resto del mondo (i giapponippi lo vedranno a Gennaio, tiè, soocate!!!) , quindi questa mia recensione potrebbe causare drastiche riduzioni degli incassi della pellicola, perciò me tocca sta' attento a ciò che scrivo.

Sarò comunque sincero, come sempre.

Diciamo che sì, mi è piaciuto e ammetto pure la discesa di qualche lacrimuccia nel vedere i Mazinghi all'opera sul grande schermo.

In primis, un biasimo alla cinematografia italiana : la Lucky Red ci prova ma secondo me o hanno toppato la strategia, oppure non hanno avuto altra scelta. 

Far uscire un film così la sera di Halloween quando al cinema non ci va nessuno, non è stata una scelta felice. Sono andato alla seconda proiezione della giornata e saremo stati in 10 in sala.

E curiosità a parte, sono andato subito a vederlo perché effettivamente in calendario, questo film, rimaneva per pochi giorni.

Insomma, immagino che non ci sia stata una grossa richiesta, quindi crediamo nella buona volontà della società di Occhipinti e nel pessimismo dei programmatori delle sale italiane.

Parliamo ora della trama, vi va?

Beh....se conoscete un po' l'universo dei robottoni di Go Nagai e vi siete sparati anni fa, tutta la bella bella saga Getter Robot - LAST DAY, troverete parecchia somiglianza con questo Mazinga Z - INFINITY.

Nella serie su Getter, vediamo i protagonisti tentare di evitare una apocalisse che, sembra, verrà causata da una nuova evoluzione del Getter.

Oddio me la ricordo poco la trama di questa serie, in realtà, ma trovo molto simile il concetto della comparsa di un coso grande come una montagna che porterà alla fine della razza umana. 

Nel caso del Getter, il cattivo è il dott.Saotome, scopritore dei raggi Getter e inventore del robot stesso. 

Alla fine della serie, si apre uno squarcio dimensionale che sta per permettere l'arrivo del Getter Emperor, una sorta di coso grande come un pianeta, che, per farla breve, distruggerà tutto.

Ecco, in Mazinga Z - INFINITY, siamo lì : non si sa perché, da una montagna compare sto Mazincoso enorme, bruttissimo, che viene studiato da Koji, ormai diventato uno scienziato sfigatissimo e poco incline all'azione, ok credici.

Da dove viene 'sto Mazincoso? Boh.

Guarda caso, quando Koji si avvicina, si apre una barriera e dalla zona della testa del Mazincoso esce Rey Ayanami.

Si, Rey Ayanami di Evangelion, solo che qua si chiama Lisa ed è un cyborg.

Giudicate voi.
Lisa - Mazinga Z INFINITY

Rey Ayanami - Evangelion

IDENTICHE fino all'ultimo ciuffo.

Comunque, non si sa perché dalla capoccia del Mazincoso, esce 'sta qua. Tutta ignuda anche se vagamente censurata.

Koji la vede e lei si lega a lui subito, diventandone tipo serva umile e bodyguard.

Non si sa perchè, poi, sbucano fuori di nuovo Ashura, Blocken e il dottor Hell dottor Inferno, ché se ti sbagli a chiamarlo col nome vero, addio incassi al botteghino. Ma dell'adattamento parleremo dopo.

Sempre senza motivo apparente, Hell Inferno, che parla di "voi umani" (perché?? Lui pure era umano....) e dice che anche se tutti lo credevano morto (ah, i bei tempi della distruzione della Fortezza Demonika ) non è morto manco per niente e anzi, dice qualcosa tipo "lassamose i dissapori alle spalle e collaboramo".

In qualche modo, comunque, ha preso possesso del Mazincoso, che ti spara un Breast Fire dellamadonna e ti distrugge mezzi dintorni del Monte Fuji, compreso il solito museo dei robot, dove vediamo sciogliersi in metallo liquido il caro Mazinga Z, Venus e forse anche, speriamo, Junior Robot.

Non si sa perché, il Mazincoso gigante lì, si attiverebbe solo grazie a Lisa, ma Hell lo attiva grazie al Grande Mazinga, con Tetsuya semisvenuto dentro.

Perché il Mazincoso si attiva con Lisa ma anche con un Mazinga? 

Come fa Hell a controllarlo?

E comunque, da ndo ariva 'sto coso, chi l'ha costruito e perchè?

Viene buttata lì un po' a caso  una teoria su dimensioni parallele e sul fato che il bruttissimo Mazincoso può tipo sfracellare le dimensioni.

Quindi basterà volerlo, dirlo a Lisa e l'umanità sarà distrutta, ridisegnando daccapo le dimensioni.

O una cosa simile.

E allora...Grande Mazinga ficcato a forza là nella testa del coso enorme, Koji deve fare una proposta di matrimonio a Sayaka deve riprendere Mazinga Z, che, SORPRESONA, non era andato sciolto nel mega Breast Fire, visto che quello era una copia da esposizione.

E quindi niente, chiagni qua e chiagni là, Koji parte con lo Z e salva l'umanità, liberando anche Tetsuya e con l'aiuto di Shiro, ormai pischello, pilota di una specie di Gundamzinga.

Mo' vabbè....tutta la storia successiva a quella del Grande Mazinga è stata dimenticata, quindi niente Goldrake, niente citazioni o riferimenti a lui ma qualche altra saga nagaiana sì, viene eastereggata, tipo che vediamo Mongi (del mondo Getter) andare a pranzo al ristorante gestito da Boss, oppure una bimba, figlia di Misato (la ex donna delle pulizie di Koji) che somiglia parecchiotto a Mayumi, la sorellina rompipalle di Hiroshi Shiba.

Il combattimento finale è parecchio complicato, in quanto fonde anche concetti filosofico esoterici, come la scelta di vivere in una dimensione diversa ma anche concetti legati all'informatica : ad esempio cosa cacchio sia un Mazinkernel non lo so, ma fa tanto Silicon Valley e non ci si pensa più.

Certo non è un film facilmente comprensibile dai bambini e di fatto i pochi presenti in sala, avevano capito molto male se pensavano che i figli di 5 o 6 anni che si erano portati dietro, potessero apprezzare una versione attualizzata di Mazinga.

In generale comunque, molto apprezzabile la storia, anche se credo uno sviluppo migliore dei concetti delle dimensioni e della provenienza e lo scopo dei personaggi avrebbe giovato.

Insomma, abbiamo visto morire Hell, non puoi riportare in vita uno dei cattivi più iconici del mondo nagaiano, senza spiegare come e perché.

Veniamo al capitolo adattamento : avevo il terrore di dovermi sentire Koji gridare "Aliante Slittante"....una delle scelte più ridicole dell'epoca settantottanta e dico ridicolo perché il Pilder non è né un aliante, né tantomeno slitta.

Ma per fortuna in Lucky Red, hanno scelto di chiamare i personaggi coi loro veri nomi.

Koji si chiama Koji e non Ryo.

Il Pilder si chiama Pilder e non Aliante Slittante o Elicottero Magico o Velivolo Fotonico....

E invece....purtroppo, le armi dei robottoni sono state lasciate coi nomi adattati alla cacchio.

Diciamo che un po' ci può anche stare : l'iconico PUGNO A RAZZO di Mazinga Z è effettivamente chiamato così in base alla traduzione letterale dell'originale ROCKET PUNCH, quindi va benissimo.

Posso anche accettare SCURE ATOMICA invece di IRON CUTTER.....e vabè...

Accetto anche RAGGIO FOTONICO invece del complicato KOSIRYOKU BEAM che comunque è proprio, appunto un raggio composto da fotoni.

Ma...

RAGGIO TERMICO..uhm....sarà che a me sentire "BRESTO FAIAAAAAAAAAAAAR" mi spara adrenalina nelle vene, però effettivamente preferisco l'adattamento dell'epoca a quanto fatto nella saga di Mazinkaiser, cioè INFERNO DI FUOCO....

E infine........RAGGIO CICLONICO!??! Ma perchè?!!?!?

Non è un raggio.

Si vede che non lo è.

In Mazinkaiser viene chiamato nel modo giusto, URAGANO CORROSIVO e l'amico Fabrizio Vidale lo annuncia quasi rappando....

Però ok, tutti i nomi delle armi dei due Mazinga sono rimasti fedeli all'originale, giustamente non potevano cambiarne uno solo...fatto 30, famo 31.

Comunque, diciamo che i guai peggiori del film sono la trama un po' sconnessa e le spiegazioni non date.

Ma va visto al cinema, andateci.

E vi auguro che, come nel mio caso, abbiate quel grido "Maziiiiiiiiiiiiiiiiiin Goooooooooo!" che vi tocca trattenere per non fare figuracce in sala.

martedì 6 dicembre 2016

La mia sul referendum, ne sentivate il bisogno, vero?

Eh aò...alla fine uno dice "ma che ne pensa il nostro brillante conduttore radiofonico preferito sulla caciara del referendum?"

E allora mah, vabbè, scrivemole du' righe va'..

Oh, sto scrivendo in romanesco 'chè ho appena letto una tavola di Zerocalcare e m'ha influenzato, quindi non rompete li cojoni.

Insomma, alla fine, mi sa che c'avevo ragione io.

Cosa è andato storto a Renzie? Cosa non ha funzionato per lo schieramento del sì?

Una serie di cose, mo' ve le dico e ve le vojo dì perché se ne sta parlando ovunque e a tutte le ore ma a volte sfugge una parte della questione.

Si parla di schieramenti pro e contro l'ormai ex premier, si parla di chi vuole cambiare e chi no, si parla di attori, cantanti, scrittori e giornalisti che muovono voti.

Naah...

Innanzitutto ricordiamo a tutti i miei calorosi lettori che il referendum, tra 'mpicci e 'mbroji, è costato qualcosa come 300 milioni di euro.

Eh, insomma, gli scrutatori, li devi pure paga' no?

Dunque, secondo me, 300 milioni di euro a chi vive ancora nei container a l'Aquila (e nemmeno vado a citare Amatrice....), avrebbero fatto comodo.

Quindi, abbiamo speso 'sta cifrona per....?

Per chiedere alla gente se è d'accordo su una riforma costituzionale.

E ma, già questa premessa, senza entrare nel dettaglio, frena gli istinti.

Ma ce la vedete la nonnetta che non gliela fa a campare perché con la pensione deve mantenere figli e nipoti senza lavoro a porsi il problema dell "riforma costituzionale"?

Ma mettiamoci nella testa di nonnetta, figli e nipoti : che aspettative hanno nei confronti del Governo, della presenza dello Stato nella loro vita quotidiana?

Provate a rispondere voi stessi, io vi pongo le opzioni :


  1. Che si facciano leggi per abolire l'Olio di Palma?
  2. Che si risolva il problema della disoccupazione dei figli in modo da salvare la pensione della nonnetta e non sia necessario che sia lei a pagare i libri di scuola dei nipoti?
  3. Che abolisca il CNEL?
  4. Che impedisca una possibile invasione aliena delle forze di Vega?
  5. Che trasformi il Senato in una assemblea di prescelti tra sindaci e consiglieri regionali, scelti chissà come, chissà quando e per chissà quanto tempo?
  6. Che abbassi in maniera consistente le tasse in modo che i figli della nonnetta possano lavorare, aprire una piccola impresa, sperare in un futuro?
  7. Che trasformi un articolo della Costituzione in qualcosa di molto più semplice, tenendo conto del comma 2, paragrafo 7, riferito all'art. 45, comma 346 paragrafo 5832, in fila per 6, col resto di 2?
  8. Che Mentana faccia una maratona di 48 ore per commentare in diretta le elezioni nel Burkina Faso?


Insomma, ha fallito Renzi? Ha perso la speranza di cambiamento?

Naah...

Secondo me ha fallito la politica italiana, ancora, di nuovo, ulteriormente.

Il referendum è stato posto su questioni che non interessano a nessuno, o meglio, si è partiti molto a monte, sperando che l'intelligenza e la pazienza dei cittadini fossero in grado di capire il percorso tra le riforme e la risoluzione dei problemi quotidiani sia obbligatorio.

Insomma, gli Italiani dovevano cogliere che abolire il CNEL avrebbe aumentato le pensioni minime.

Gli Italiani dovevano comprendere che impastrocchiare il Senato avrebbe diminuito le tasse.

Gli Italiani dovevano dedurre che le modifiche alla "Costituzione più bella del mondo" fossero la chiave per garantire un posto di lavoro a tutti.

Gli Italiani dovevano supporre che tutto 'sto blablabla della Boschi avrebbe risolto il problema immigazione.

E sì, alla fine, mi sa che non era così.

E la gente s'è un pelo stufata.

La connessione tra le domande referendarie e le esigenze dei cittadini non era immediata, e si sono un po' incazzati tutti.

Renzi è diventato da rottamatore supereroe a quello da rottamare.

Si è integrato nel sistema.

Ha tirato troppo la corda.

Per questo ha perso.

Se il referendum fosse stato "Vuoi ripristinare i contratti a tempo indeterminato?", avrebbe vinto il sì al 99%, lasciando quel punto percentuale agli elettori di Scilipoti.

La politica, di nuovo, non ha parlato alla gente, nella lingua della gente.

E la gente ha percepito che si è fatta una montagna di un granello di sabbia, cioè si è cercato di risolvere problemi che nessuno aveva, in modi che nessuno aveva, spendendo 300 milioni di soldi che tutti sono stati obbligati a versare.

E mo'..?

Boh!

lunedì 28 novembre 2016

Il Principe Nero.

Ho ricevuto questo racconto della sua storia realmente accaduta da una cara amica, praticamente una sorella che ha attraversato, come leggerete, uno dei periodi più bui della sua vita.

Non è detto sia tutto finito, anzi.

Però, pubblicare la sua storia (e non citerò il suo nome), potrebbe essere un monito, un avviso, uno strumento per svegliare qualcuno che ancora non ha capito come funzionano queste situazioni.

Sì, la prima cosa che verrà in mente è l'accusa di razzismo e voglio essere sincero : probabilmente avete ragione. Ma se di razzismo leggerete, sarà un razzismo non nato da pregiudizi e luoghi comuni, bensì dal dover subire sulla propria pelle, anzi sul proprio corpo, nella propria casa, a costo della propria serenità,  le conseguenze di aver creduto candidamente alle parole di un individuo che, anche se lo considerassimo al massimo delle buone intenzioni possibili, rimane distante, molto, troppo, estremamente, dai parametri che siamo abituati a concepire per una vita tranquilla e dignitosa.

Il rispetto per la donna, l'umiltà di accettare il bene che ti viene fatto...tutto lontano anni luce.

E il tutto nato da un misto di ignoranza, arroganza, ottusità nel non volersi impegnare ad accettare le regole della mano che ti sta aiutando a non affogare.

Non metto foto, né grafica alcuna in questo post, come sono solito fare qui nel mio blog : sarebbe superficiale e fuori luogo. Meglio solo lo scritto, lasciando che la vostra immaginazione giri il film di questa storia come tante.

Ecco a voi quindi la storia di J, in tutto il suo esplicito squallore.

“ Il Vero sta bene con tutto”

Iniziamo dalla fine, rabbia, rabbia, tanta rabbia.

Rabbia per l'ingiustizia, per l'incomprensione, per la dignità lesa.

Viviamo nell'epoca del malcontento, qui in Italia, come nel resto del mondo, la vita è pesante, i sentimenti si perdono nelle chat delle piattaforme sociali, i progetti affogano in un mare di disillusioni, qui per noi 40enni europei, ma in fondo siamo ancora fortunati perché il nostro paese non è lambito da guerre e come possiamo, in barlumi di umanità di una società disumana, tendiamo una mano a chi è meno fortunato di noi, magari in fuga per salvare la vita, magari in cerca di una nuova opportunità.

Il fenomeno dell'immigrazione dai paesi extracomunitari, è una realtà fortemente presente nel nostro paese; come è naturale che avvenga tra esseri umani ci si conosce, ci si frequenta e in qualche caso ci si innamora o almeno ci si prova.

Si prova sì, perché spesso, troppo spesso, le differenze culturali hanno la meglio sui sentimenti e questi amori interculturali si rivelano trappole.
Vi racconto la mia storia, con la speranza che serva a far aprire gli occhi alle donne che soffrono inseguendo un sogno che difficilmente si realizzerà.
Sono single da diverso tempo,  frustrata da "startup" di storie che non partono mai, un po' perché davvero anche il tuo vicino di casa sembra arrivi a sentire la fatica di invitarti a prendere un caffè...un po' perché a 40 anni, si è in una fase di transizione e coetanei, amici, conoscenti, persone incontrate per caso in un locale, raramente sono single e disposti a conoscerti.
Da qualche tempo,  però, ricevevo messaggi su Facebook da un ragazzo africano. Non gli avevo mai dato peso, ma  un pomeriggio,  tornando dal lavoro e sorseggiando la meritata birra catartica, mi arriva l'ennesimo suo messaggio, di quelli semplici, tranquilli, che una donna si aspetta dal vicino di casa con cui uscirebbe volentieri, previa uscita di quest'ultimo dal letargo :  “Che fai? Se ti fa piacere un giorno vediamoci per un caffè!”

Semplice. Essenziale. Efficace. Mi si apre un mondo.

Penso : "Ah però vedi esiste ancora qualcuno in grado di non annichilirsi dietro uno schermo! "
Ma li per li non gli rispondo ancora, curioso sul suo profilo cerco le sue foto, e accipicchia non è per niente male!
Coincidenza vuole che abbiamo in comune un'amica, una delle persone più care che conosco : le scrivo per sapere  se lo conosce, se è una brava persona, se posso fidarmi ad incontrarlo di persona, lei mi rassicura “è uno dei ragazzi che sta al centro d'accoglienza in cui lavoravo, è un bravissimo ragazzo vai, secondo me ti fa bene!”
Ci penso ancora due giorni, non si sa mai che il Principe Azzurro bussi alla mia porta.... ma niente, quindi contatto L.

Lo ammetto, mi fa un po' paura all'inizio, non ho mai interagito prima così da vicino con un ragazzo di una cultura così diversa dalla mia, ma  iniziamo a scriverci per qualche giorno.
Ho cercato di temporeggiare per capirne un po' di più,  ma lui sembrava davvero un tipo tranquillo e così una sera finalmente ci diamo un appuntamento.

Passiamo una bella serata, serena, in cui mi informo sulla sua storia, su come è arrivato qui e soprattutto gli chiedo esplicitamente se ha moglie in Africa : lui mi dice di avere un figlio ma nessuna donna né qui né lì, che la sua famiglia sono sua madre, sua sorella e il bambino e che sta male perché lui, il padre, è lontano,  ma mi assicura di non essere sposato con la madre e che la storia che li ha portati ad essere genitori è conclusa.

Usciamo ancora i giorni seguenti e molto presto lui inizia a dichiararsi innamorato di me.
Nei modi è sempre disponibile, aperto ad uno scambio anche culturale, sembra molto inserito e ben disposto verso gli italiani, mi rassicura sui tanti dubbi che io pongo per dare inizio ad una relazione perché io sono più grande di lui, perché io sono una donna complicata da gestire anche per uomini della mia stessa cultura e soprattutto perché sono spaventata dalle tante storie di donne bianche infinocchiate da Principi Neri di cui si legge su giornali e social network.
Tutto fila liscio per circa due settimane :  mi sembra troppo bello per essere vero!

La sera del mio compleanno, a metà luglio, accade il primo fatto che mette in moto la sfiducia :  un messaggio vocale di una donna con la voce disperata che parla una lingua che non capisco e che lui tenta in tutti i modi di nascondermi ;  alla fine mi dice è la moglie di mio zio ma la mia luce di allerta ormai è accesa: perché tentava di nasconderlo?
Da lì il inizia il declino.
Continuiamo a frequentarci ed anzi intensifichiamo il tempo che passiamo insieme, probabilmente perché lui non vuole mollare la presa, ma più tempo stiamo insieme più arrivano chiamate di donne africane ad ore e intervalli preoccupanti per me che ho paura di essere l'ennesima bianca ingannata da un africano.
Lui mi rassicura ma io non reggo al dubbio che mi tormenta così lo lascio, neanche venti giorni dopo l'inizio della nostra relazione.
Lui impazzisce, piange si dispera, sfiora lo stalking,  mi si presenta davanti casa, mi fa chiamare da uno degli operatori italiani che lavora nel centro dove abita per farmi dire che lui è onesto, che è innamorato di me, che le donne che lo chiamano sono le “sorelle” (sorelle che poi si sono trasformate in cugine in mogli di zii, ...ad oggi non sono riuscita a capire i gradi di parentela in Africa) così vedendo tanto strazio gli do una seconda opportunità.

Andiamo avanti ma non sono felice, lui non accenna a volermi rendere partecipe della sua vita in nessun modo e la frequentazione consiste in lui che viene a casa mia di notte e la mattina scappa e se ne va sparendo anche da comunicazioni telefoniche per molte ore per poi tornare di nuovo la sera.

Non si esce, non si passeggia, abito in una zona di mare ma lui non vuole mai andare in spiaggia, è estate ma il gelato la sera a lui non va, c'è un concerto, viene anche la nostra amica comune ma lui si vergogna e rifiuta.
Duro altri dieci giorni lo lascio di nuovo, blocco il suo numero, chiedo disperatamente ai miei amici di ospitarmi qualche giorno per non farmi trovare a casa ma non trovo disponibilità.
Spaventata e sconvolta vago per la città, dormo in giro all'addiaccio senza tornare a casa per due giorni poi mi faccio coraggio e decido di rientrare perché non è giusto che non possa stare a casa mia.

Torno e lo trovo li.

Sempre disperato e sempre inneggiante a questo amore smisurato che ha per me.

Ci ricasco di nuovo (se una è stupida è stupida!) andiamo avanti con grosse litigate e con me ormai trasformata in un agente della Stasi, frustrata perché tutte le sue comunicazioni con la sua vita fuori da casa mia avvengono in una lingua che non capisco anche nei casi in cui l'altro interlocutore conosce l'italiano (anche per questione di educazione sarebbe stato carino farmi capire qualcosa, ma niente) e questa eterna domanda : sta al telefono con chi?
Nel frattempo lui mangia, si lava, dorme,  guarda partite in streaming, mi chiede di dargli lezioni di italiano, tutto rigorosamente gratis a casa mia, escluso il tempo che era obbligato a tornare al centro di accoglienza dove vive per fare la firma di presenza.
Arriva settembre lui inizia un corso di cucina : non sa dove si trova il posto dove deve andare, mi offro di accompagnarlo ma lui fa in modo e maniera di andarci da solo e nel frattempo mi mette il veto anche soltanto di avvicinarmi al posto in cui vive; i miei sospetti sono ormai alle stelle come una pazza cerco di controllarlo in tutti i modi ma non ci riesco.

La storia comunque va avanti ma io perdo il controllo. All'ennesima telefonata in piena notte da questa tizia salvata nella sua rubrica come "Mama", la famosa improbabile “sorella” o comunque parente che lo chiama in continuazione,  do di matto lo caccio via di casa.
Sono ancora sconvolta e il giorno seguente non sono lucida, quindi mi schianto con la macchina a 100 all'ora mentre litigo  al telefono con lui.

Basta, stavolta sono decisa, è finita.

Ma niente,  lui continua con le incursioni davanti casa mia, i miei vicini iniziano ad accorgersi che forse ho un problema, manifestano la volontà di voler chiamare i carabinieri se lo vedono ancora così per non farlo ritrovare in situazioni spiacevoli ci parlo di nuovo.

Lo accetto ancora bevendomi la marea di bugie che mi racconta e scendendo al compromesso con me stessa che in fondo se quella che lo chiama è la moglie, sta in Africa e almeno fisicamente lui sta qui con me (male moolto male) e che magari si trova invischiato in una situazione che non può o non sa gestire.
Ma non mi sento tranquilla, non è solo per le chiamate quanto per l'alone di mistero in generale ed ho paura che abbia altre situazioni ambigue qui in Italia, magari simili alla mia e proprio in questa ottica, scopro che con le persone che aveva conosciuto frequentando il corso di cucina (gratuito per lui) che negava pubblicamente di avere un impegno con una donna e, oltretutto, che ci "provava" con una compagna di corso, anche in maniera prepotente.

Mi crolla il mondo addosso.

Mi sento privata della mia dignità, lo chiamo inferocita mandandogli lo screenshot della conversazione con una sua compagna di corso che ero riuscita a contattare e che lui aveva provato a baciare,  lui inizia ad insultarmi, ad umiliarmi, a darmi della puttana perché sono bianca,  a lamentarsi della qualità del cibo che gli avevo sempre offerto (lui non mi ha mai offerto nemmeno un caffè)  e dulcis in fundo del fatto che non ho mai fatto niente per aiutarlo. Il tutto guarnito da mille insulti e offese irripetibili e naturalmente dandomi della razzista.
Signore mie....Fate attenzione!!!
Mai vorrei che la mia storia alludesse al razzismo di bassa leg, ma è un dato di fatto che questi ragazzi non sempre scappano da situazioni insostenibili mentre io, italiana, devo arrampicarmi sugli specchi per arrivare a fine mese perché non sono ricca, devo pagare tutto, la casa, il cibo, i vestiti,i biglietti per i mezzi , le medicine e se volessi frequentare un corso professionale dovrei pagare anche quello, mentre se fossi io ad emigrare non avrei nessun tipo di assistenza e mai mi sognerei di fare del male a chi mi accoglie con la mano tesa.
No gli africani non sono tutti uguali e non voglio demonizzare nessuno,  sarebbe una grande gioia per me potermi ricredere su tutte le idee che ora mi sono fatta.
No gli africani non sono tutti uguali ma quello che è capitato a me purtroppo, sembra un copione già visto e rivisto mille volte anche se forse perso nei media tra accuse di razzismo e stereotipi.
Non ho intenzione di dare retta a quei politici che fanno leva su storie come la mia per accaparrarsi consensi, ma non si può nemmeno ignorare un fenomeno come questo : il mio caso non è certo l'unico, anzi.

Troppo spesso, giovanotti come L. arrivano in Italia non solo per fame o perché scappano dalla guerra (in molti paesi da cui provengono questi immigrati non c'è alcuna guerra!) ma perché sanno, tramite passaparola, tramite la diffusione incontrollata di quello che noi chiameremmo leggende metropolitane, che qui in Italia hanno vita facile, praterie pronte ad essere percorse sia con umiltà, serenità ed il giusto impegno nei confronti del contesto sociale che li accoglie, sia senza porsi scrupoli, senza rispettare niente e nessuno, anzi pronti a far leva sulle debolezze che noi, ingenuamente, mostriamo loro.
Il "Principe Nero"....diventa facilmente uno stalker, se non addirittura uno stupratore.
Il Povero Immigrato...esige, pretende soldi, cibo, vestiti, aiuti per lavoro, un cellulare, trasporti gratuiti e se l'italiano non glielo fornisce prontamente, si indigna.
E purtroppo è vero : ottiene e molto facilmente.
Non è razzismo, non è demagogia : vengono qui e pretendono abiti firmati, lo smartphone ultimo modello, vitto e alloggio di qualità.
Un italiano che ha bisogno di rimettersi in gioco nella vita, di lavorare, di un aiuto, non ha diritto di chiedere nulla, non ha sconti, non ha benefici.
Un africano, arrivato clandestinamente, ha tutto,  gratuitamente.
E l'africano è il primo razzista : pronto a sbandierare quanto subito dal suo popolo ai tempi delle guerre mondiali, quando l'Africa veniva colonizzata da Francia, Portogallo e anche Italia, per sentirsi in diritto di calpestare, insultare e soprattutto porsi come vittima di un sistema sociale che qui da noi è stato sepolto decenni fa.
Anche se al suo arrivo, l'africano si ben dispone, non ha la capacità di comprendere una società così distante dalla sua e da ciò che ha immaginato di trovare : qui le donne non sono oggetti, qui il lavoro non si trova facilmente. Ma lo Stato, ahinoi, continua a comunicare questo o forse, semplicemente, non si muove in maniera sufficiente per far capire ai paesi di provenienza di queste persone cosa ci sarà ad accoglierli se sceglieranno di partire.
Non sono stata stuprata, non arrivo a dire che L. abbia fatto questo, né mi sento di dire di aver subito dello stalking, anche se amici e conoscenti che conoscono la situazione ritengono che il confine lui lo abbia superato abbondantemente. Di fatto a letto ero consenziente e la porta di casa l'ho aperta io, intenzionalmente, rapita un po' dalla tenerezza, un po' dal bisogno di compagnia, un po' dal senso di colpa su cui L. faceva volutamente leva, pronto a darmi della razzista se non lo aiutavo come lui voleva essere aiutato.
Conosco altre donne che hanno scelto di tentare la storia con un "Principe Nero" : tenendo ben presente a cosa si va incontro, essendo pronte alla sottomissione fisica e mentale totale, si vive tranquillamente.

E appunto, conoscendo altre storie simili, sono costretta a fare alcuni distinguo : L. è certamente un caso tra i più comuni, non il peggiore esempio dello scontro tra cultura africana e quella europea;  la prepotenza non era intenzionale, il sesso era appena una sua necessità fisica, come lavarsi o andare in bagno e nella loro cultura, la donna che non si lascia prendere dal suo uomo è degna di biasimo, se non addirittura di essere punita. Il rifiuto semplicemente non è consentito. Lui era irruento, prepotente ma non ritengo di aver subito un abuso.

La ferita peggiore è la serie di insulti, evidentemente covati a lungo, che andavano dall'umiliare i pasti che per mesi gli ho offerto, pagando con i frutti del mio lavoro (precario), i tradimenti e le menzogne nate dall'esigenza di avere di più di quel poco che potevo offrirgli con il mio corpo e la mia casa, magari andando per tentativi e scovando donne che soffrendo di solitudine, sono ancora disposte a sognare un po'.

Non si tratta di razzismo, tutti noi siamo pronti ad aiutare chi ha bisogno.
Ma a che prezzo?

Ecco, queste le parole di J , una amica cara che teme di non essersi ancora liberata di questo uomo che forse, effettivamente, nemmeno può essere considerato stalker, forse più un figlio di puttana che riesce a fare leva sulle debolezze di una donna che a 40 anni non è riuscita a costruirsi una famiglia sua, né una storia d'amore solida e duratura.
Non uno stalker, quindi, perché J la porta di casa sua l'ha sempre aperta consapevolmente.

Come chiamarlo?

Di fatto, ciò che ha subito J è un plagio, una coercizione psicologica nata dall'esigenza di questo individuo come tanti di trovare una casa, un pasto e un corpo da fare suoi, come se gli fosse legittimamente dovuto così come fosse suo e solo suo il diritto di stabilire la qualità del bene che gli viene fatto.

Non so cosa dire : questo è un caso come tanti, certo ci sono situazioni analoghe che sfociano in un amore reale, così come altrettante che finiscono nel peggiore dei modi.

Ma non sarà il caso di iniziare a prendere in considerazione che bisogna smetterla di etichettare tutti gli argomenti scomodi come "demagogia" e iniziare davvero a fare qualcosa per risolvere il problema non dell'immigrazione ma dell'integrazione, cercando di capire SE effettivamente chi abbandona il proprio paese intende integrarsi con il paese che lo ospita?


giovedì 20 ottobre 2016

HoVisto - INFERNO

Vista la trasposizione sul grande schermo dell'omonimo romanzo di Dan Brown.

Ron Howard ha giustamente pensato di saltare IL SIMBOLO PERDUTO, visto che il romanzo parte da paurissima ma poi finisce di cacchissima.

Per levarsi di torno Dan Brown e Tom Hanks (presumo che ci sia stato un qualche contratto per una trilogia), Richie Cunningham sceglie il librozzo che io avevo già recensito qui.

Non c'è molto da dire, il film è ripreso pari pari dal tomo e, come spesso accade quando si vede un film tratto da un libro, si ha la sensazione che succeda tutto troppo in fretta.

Qualche omissione dovuta, qualcuna gratuita.

Qualche variazione rispetto al romanzo, ma poca roba.

Cambia il finale, puntando al buonismo spicciolo whatsamerican_w_gli_yankee.

Hanks fa del suo meglio, il resto degli attori appena appena sopra la sufficienza.

Ma pure Ron Howard fa un discreto lavoro in generale : l'errore è aver voluto completare la trilogia e ovviamente ha scelto il capitolo meno peggio della saga di Robert Langdon, prima che Tom Hanks invecchi troppo e non abbia più il fisico.

Per altre considerazioni, leggetevi la sopralinkata recensione del libro, tanto è la stessa robba.

mercoledì 17 agosto 2016

HoVisto : SUICIDE SQUAD

Sbandierato per mesi, è stato insieme al remake di GHOSTBUSTERS uno dei film più attesi dell'estate 2016.

Ve lo dico subito, è una mezza cazzata.


Ottimi attori, non sono loro a non funzionare ma proprio la trama inconsistente ed una sceneggiatura che sembra scritta da un bambino delle elementari. Il resto, naturalmente si rimpolpa con gli effetti speciali.

Fondamentalmente non c'è una storia, sembra di passare due ore ad assistere ad una presentazione di personaggi che però non servono a nulla.
La Kyenge Weller

Si parte con il ministro Kyenge.... ehm......'sta Amanda Weller che vuole formare una squadra di gentaglia scelta non si sa come e non si sa perché.

Insomma, se il "progetto Vendicatori" aveva un senso, prendere dei criminali per fare una squadra, deve pur avere uno scopo.

No, non ce l'ha.

La Kyenge Weller li vuole e basta, deve farci la squadra lei.

Non è che si parte con un motivo di base, un mostricione che distrugge tutto, un disco volante in arrivo, Vega o l'impero Yamatay.

No, così, tanto per fare.

La Well..no...la Kyen...boh vabè fate voi..
E non è che la Kyenge Weller pensa che in caso di emergenza, potrebbe chiamare Batman, Flash, Aquaman, Wonder Woman, Lanterna Verde, Supergirl e così via fino ai Boyscout.

No, lei pensa a dei criminali.

Ma vabbè, ok, diamo per buono che siamo a Ferragosto, i supereroi di ruolo sono in vacanza, Superman è morto, quindi che fare?

Non è che se ne va in vacanza pure lei, no.

No, vuole la squadra.

E a chi pensa? A mètaumani con poteri fantastici? Alieni, esseri di altre dimensioni, genialoidi che costruiscono armature uguali a quella di Iron Man?

Ma no...

O meglio...sì!

A parte una strega...e che ci vuole a dominare una strega, insomma è solo lì da migliaia di anni, è pure normale che si fa fregare in un attimo dalla Kyenge no?

E a parte l'omo de foco, co' la spada de' foco, che ok, poi si trasforma pure, ma il resto....

Un killer. Wow. In tutto l'esercito americano non ce n'è uno che spara come Deadshot. No. Minchia, rassicurante...

Poi?

Capitan Boomerang. Wow. Uno che lancia i boomerang e fa le rapine. Cacchio, utile!

Poi?

Ecco...LEI.........

TI AMO.
Sono certo se ne sarà innamorato mezzo mondo.

Me compreso.

Ok, ma a che serve? Ok, era necessaria una gnocca da inserire nel cast e prendere un personaggio classico dell'universo DC non era difficile.

Ma a che serve? Perché nel film c'è lei? Che ruolo ha in quest inconsistente storia? 

E come non serve a nulla lei, a che serve il Joker?


Insomma, la Kyenge vuole formare una squadra di criminali, così senza motivo.

Per sbaglio uno di 'sti qua, la strega, si rivela un pericolo e così per caso, prende un neGro, cioè un tipo di colore negro, in una metropolitana e questo diventa suo fratello, cioè praticamente Jeeg Robot, che sta lì nel film a non fare niente, se non a dare il pretesto alla strega di dire "aiutami a costruire un'arma" e a servire come nemico da combattere.

E infatti alla fine, il suo unico scopo è quello di servire da nemesi all'omodefoco colaspadadefoco, che senò evidentemente poteva incenerire la strega subito e buonanotte.

Insomma, situazioni senza senso, personaggi superflui, una storia inconsistente.

Perché c'è Joker nel film? Perché c'è Batman?

Boh.

Eh, no, non si fanno film così.

Ma nemmeno metterci una Margot Robbie a fare sfoggio di sè, di fatto non serve a nulla. Il rapporto tra Joker e Harley Quinn sembra una sottotrama messa lì a riempire per allungare il brodo.



Perché viene scelta lei? E' una psicopatica e allora? Non ha superpoteri, non ha una superforza, non è una abile combattente. E' solo la fidanzata del Joker.

Perché inserita in una squadra di persone speciali?

E di fatto non contribuisce, non fa nulla se non far innamorare i maschi ma anche cascare le balle per terra per le battutine inutili che fa.

Un film senza capo ne coda, c'è azione ma annoia.

Ok Margot Robbie compensa con la sua presenza, ma davvero Hollywood e la DC pretendono di reggersi su questo?